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I primi orologi da polso automatici in assoluto

Potremmo pensare che sia abbastanza normale indossare un orologio automatico o a carica automatica, ma ci sono alcune spiegazioni da fare quando si tratta della storia degli orologi automatici, soprattutto quelli da polso. In passato, nel '700, gli orologi da tasca erano dotati di un movimento a carica manuale, con una molla che doveva essere caricata regolarmente. Solo qualche decennio dopo fu introdotto il movimento automatico, che sfruttava i movimenti naturali per caricare il meccanismo.

Cos'è un movimento automatico?

Per definizione, è un movimento che si ricarica sfruttando il movimento naturale del polso, garantendo così la continua funzionalità dell'orologio. In passato, potevi utilizzare il tuo orologio solo quando era carico, con la corona che fungeva da meccanismo di carica meccanica.

Fonte: britishmuseum.org

Il primo movimento automatico per orologi da polso fu introdotto nel 1922, ben 200 anni dopo il primo movimento automatico "ufficiale" per orologi da tasca. Léon Leroy ideò questo movimento automatico nel 1922, basandolo su un sistema di pesi laterali che caricavano il meccanismo. Appena un anno dopo, John Harwood depositò un brevetto nel Regno Unito, ottenendo poi il brevetto svizzero nel 1923, per un sistema con un peso oscillante che sfruttava il movimento di chi indossava l'orologio.

Questo meccanismo assicurava che la molla fosse sempre completamente carica, garantendo un funzionamento ottimale dell'orologio. Il rotore, però, poteva compiere solo una rotazione di circa 180 gradi, non di 360. John Harwood fu il primo a produrre un movimento per orologi da polso capace di funzionare fino a 12 ore con una carica completa, una vera e propria novità per l'epoca. Il produttore svizzero Fortis aiutò Harwood a produrre oltre 30.000 movimenti automatici nel 1928. Questa è la pietra miliare del primo movimento automatico per orologi da polso.

E poi c'era... Rolex

Ebbene sì, eccoci qui a citare di nuovo Rolex. Non possiamo esimerci, dato che nel 1930 Rolex perfezionò il design del movimento automatico di Harwood, usandolo come base per il celebre Rolex Oyster Perpetual. Rolex modificò il movimento permettendo al rotore di compiere una rotazione completa di 360 gradi, anziché limitarsi a 180. Un aneddoto curioso: nel 1956 Rolex si scusò per aver inizialmente rivendicato l'intero merito del movimento automatico, riconoscendo pubblicamente John Harwood come il suo vero padre fondatore e restituendogli il giusto onore.

Fonte immagine: rolex.com

Allo scadere del brevetto Harwood nel 1930, Glycine intraprese lo sviluppo di un meccanismo a carica automatica proprietario, una scelta all'epoca piuttosto inusuale. Il meccanismo si basava su un modulo separato che poteva essere integrato in quasi tutti gli orologi (8,75 leghe). Glycine lanciò il suo primo modulo automatico, aprendo la strada alla produzione in serie di orologi, una mossa che si rivelò cruciale per la sua sopravvivenza: l'azienda superò indenne la Grande Depressione e continua a produrre orologi ancora oggi.

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